M. C. de la
Chavanne
Nei primi decenni dell’Ottocento nasce la
letteratura turistica, con le prime guide
dell’Italia intera ad uso degli stranieri.
In genere le opere sono note con il nome
dello stampatore ma sono il frutto di
collaborazione di più autori, che facevano
opera di collazione di quanto già pubblicato
e, raramente, avevano visitato i luoghi di
cui parlavano. Il testo che presentiamo fu
pubblicato da Audot fils a Parigi nel 1834 e si intitola
L’Italie; l’autore della parte dedicata
al Royaume de Naples è M. C. de la
Chavanne. Nel frontespizio si ricordano le
opere cui si è ispirato, dai viaggi di
Chateaubriand, Lamartine, Saint-Non, Byron,
Goethe, Swinburne, Denon fino agli studi di
Cicognara, Lanzi, Visconti, ma tra le sue
fonti sono sicuramente da annoverare i
volumi del viaggio in Italia di Valery. |
Amalfi è costruita ad
anfiteatro; la sua costa scoscesa, i suoi
boschi di ulivi e di mirti, le sue grotte, i
suoi resti, i suoi precipizi e le sue
bianche case intorno alle quali si
raggruppano alberi di aranci, le sue cascate
così belle dopo un giorno di pioggia,
meritano l’elogio che ne fece Boccaccio
quando la citò come una delle più deliziose
delle regioni d’Italia. Oggi senza
splendore, non è citata che per le sue
fabbriche di maccaroni, le migliori
del regno, e le sue cartiere. Il suo suolo
non produce di che alimentarla, si deve
ricorrere a Salerno, il che, nei tempi di
burrasca, rende molto precari i suoi
approvvigionamenti, poiché la strada è
impraticabile alle carrozze.
Tra le due cascate c’è una
fonderia dove si lavora il ferro che si
estrae dall’isola d’Elba.
La porta del mare sembra
essere d’arte antica, la cattedrale, grande
e bell’edificio che conserva le reliquie di
Sant’Andrea, si erge fieramente sulle rovine
di un tempio pagano. Vedemmo un vaso di
porfido che serviva da battistero, e due
belle colonne di granito rosso d’Oriente. Le
colonne che ornavano l’altare principale
sono ugualmente antiche.
Sul muro della chiesa, in un angolo oscuro,
c’è un bassorilievo, la cui scultura,
probabilmente greca, è molto bella:
rappresenta una donna |
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seduta su un carro trainato
da serpenti, e davanti a lei un gruppo di
figure, tra le quali si distingue Cerere;
questo carro è preceduto da un altro
trainato da cavalli e guidato da un uomo
anziano somigliante a Plutone.
Intraprendemmo la discesa sotto la
cattedrale per vedere la cripta, che si
presuppone facesse parte di un tempio
pagano, e ornata di graziose pitture,
probabilmente appartenenti alla scuola
fiorentina e una statua in bronzo di Sant’Andrea.
Su una cima presso la città
c’è un antico forte costruito dai romani, da
cui si gode una vista ammirevole. Più in
basso, un’antica chiesa che non contiene
nulla di notevole ad eccezione di una
colonna di marmo cipollino col suo capitello
corinzio.
Il piccolo villaggio di
Atrani, patria di Masaniello accosto
ad Amalfi, conserva un monumento molto
interessante, i bassorilievi in bronzo della
porta della chiesa di San Salvatore, con
l’iscrizione dell’anno 1087, tempo della
grandezza della repubblica di Amalfi. Questa
porta commissionata da Pantaleone Viaretta
per il riscatto della sua anima è oggi la
più antica delle numerose porte in bronzo
d’Italia. |