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William
Turner (1775-1851)
William Turner
(1775-1851), celebre pittore romantico
inglese, visita la prima volta l’Italia in
piena maturità tra il 1819 e il 1820. Tra
ottobre e novembre del ’19 è in Campania e
disegna nel suo album di schizzi intitolato
Pompeii, Amalfi, Sorrento and Herculaneum
(conservato alla Tate Gallery di Londra),
oltre venti disegni della Costa d’Amalfi.
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Essi prendono spunto, in
particolare, da un viaggio per mare, come
pochi decenni prima, aveva fatto Goethe e il
suo disegnatore Kniep, che avevano lasciato
suggestive vedute della costa nei pressi di
Punta Campanella. Abbiamo una doppia ripresa
di Cetara, colta dapprima incastonata nel
rincorrersi del profilo della costa e poi,
quasi ravvicinata;
abbiamo Atrani sempre dal mare all’altezza
di Marmorata, con le arcate della strada e,
in lontananza, la grotta dei Cappuccini,
presso cui muore il ripido versante della
costante;
Atrani
ricompare in una visione frontale chiusa dal
campanile della Maddalena e dalla Torre
dello Ziro;
abbiamo
infine le vedute di Amalfi (presenti anche
in altre raccolte di disegni di Turner e
usate per incisioni per pubblicazioni coeve,
come Italy di Samuel Rogers del
1830): un’inquadratura di dettaglio sulla
città dalla torre di S. Francesco,
un’altra dalla spiaggia con i
profili evanescenti del quartiere di Vagliendola, dei Cappuccini e della torre di
Pogeroa;
abbiamo,
infine, in un medesimo foglio, vedute di
taglio sul profilo digradante della costa
con, in primo piano, rispettivamente, il
convento della Trinità e la chiesetta di S.
Caterina e la classica veduta occidentale
dai Cappuccini.
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